martedì 7 luglio 2009

Imago mortis

Voto:4
Un film di Stefano Bessoni. Attori principali: Alberto Amarilla, Oona Chaplin, Gerardine Chaplin.
Italia-Spagna 2008

E' brutto dirlo, ma il thriller al'italiana è davvero morto e sepolto, e i pochi tentativi di resurrezione sono penosi e confusionari. Gli emuli di Fulci o Argento sono parecchi, ma i risultati scarsi. Ci prova Bessoni con un'idea non originale e scimmiottata proprio da Dario Argento in "Quattro mosche di velluto grigio". Presso una scuola di cinema, in un luogo e un tempo non precisato, il giovane studente Bruno, prova a dimenticare i recenti drammi familiari puntando tutto sulla sua carriera cinematografica. Un giorno, mentre stava fotografando un soggetto, Bruno rimane colpito da una visione di un ragazzo-fantasma. L'ectoplasma indica a Bruno la strada per trovare un misterioso congegno, chiamato "thanatografo", che permette di fotografare l'ultima immagine vista da un morto estrapolandola dalla retina. Inizia così, tra complotti e finti colpi di scena, una ricerca all'assassino che sta usando, lasciando una scia di sangue, il misterioso congegno. Noioso, deludente e sconlusionato. Gli attori, probabilmente più da teatro che da cinema, sono fuoriluogo e poco convincenti. In particolare il buon Alberto Amarilla è un disatro, e addirittura perde il "moccico" dal naso (questo si che è orrore) quando si spaventa. Per mia fortuna, quando ho visto il film al cinema, le "maschere" hanno erroneamente dimenticato di spegnere le luci, e il biglietto mi è stato rimborsato. Voi evitatelo, non sarete così fortunati.


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