venerdì 24 luglio 2009

1408

Voto: 6.5


Un film di Mikael Hafström. Attori principali: John Cusack, Samuel L. Jackson, Mary McCormack.
Usa 2007

Non sono mai stato ad Hollywood, ma non sarei sorpreso di trovare da quelle parti una statua in bronzo ad altezza naturale (1.93) del grandissimo Stephen King. Già, perchè una cosa è certa: quando un regista e uno sceneggiatore sono a secco di idee, la soluzione può essere quella di attingere a piene mani dalla fantasia dello scrittore di Portland. Scherzi a parte, sono circa quaranta i film ispirati ai racconti di King, tra enormi successi, come "Il miglio verde" e "Shining" e "filmacci" come "The Langoliers".
Hafstrom punta su di un racconto contenuto nella raccolta "Everything's eventual" pubblicata nel 2002 con buon risultati sia negli Usa che da noi in Italia.
Il protagonista della vicenda è Mike Enslin (Cusack), uno scrittore sui generis, appassionato di fenomeni paranormali, che recensisce gli alberghi più terrificanti del mondo, sfidando le credenze locali. Enslin era un promettente autore di narrativa, ma la morte prematura della figlia, e la separazione dalla moglie, lo hanno portato ad intraprendere questa strada fatta di solitudine e instabilità. Un giorno Enslin riceve una cartolina pubblicitaria del Dolphin hotel, con su scritto il messaggio: "non entrare nella stanza 1408". Mike vede il tutto come una sfida già vinta, e decide che di recensire la stanza dove nussuno ha mai resistito più di una notte, e questo nonostante gli insistenti tentativi del direttore dell'albergo (Jackson) di far desistere lo scrittore dalla sua scellerata volontà.


Dentro quella stanza si nasconde il male più oscuro, che colpisce gli ospiti nel proprio profondo e li spinge al suicidio. La sfida di Mike questa volta sarà più difficile del previsto.


Non possiamo parlare di un "filmone", ne paragonarlo ai successi precedentemente citati, ma "1408" è un film scorrevole e tutto sommato piacevole. Da guardare senza troppe aspettative.


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