venerdì 9 ottobre 2009

Uomini che odiano le donne


Voto 8

Un film di Nield Arden Oplev. Attori principali: Michael Nyqvist, Noomi Rapace, Lena Endre. Svezia-Danimarca 2009

Torno a pieno regime ad aggiornare il mio blog dopo una lunga (lunghissima) pausa estiva, con la recensione di uno dei film di maggiore successo della scorsa stagione. In attesa di leggere (sembra davvero lungo) il libro di Stieg Larsson, sono riuscito a guardare finalmente il film tratto dal primo libro del defunto scrittore svedese. L'ho trovato un thriller avvincente, ben confezionato e ben recitato da attori non affermati nel panorama internazionale. Una storia forse non molto originale, ma oltre alle splendide ambientazioni, quello che rende libro e film un successo internazionale, è la intelligente e ricca descrizione dei personaggi, che diventano per il lettore/spettatore dei beniamini con tutte le loro variegate sfaccettature.
Mikael Blomqvist (non è l'ex centrocampista del Milan) è un giornalista d'assalto che dirige una rivista politica che si chiama Millenium. La crisi del giornale, e quella personale del giornalista, sono legate alle vicende giudiziarie che vedono Blomkvist imputato per diffamazione (e condannato) nei confronti di un corrotto magnate dell'economia svedese. Prima di iniziare a scontare la condanna, Blomkvist decide di accettare la proposta del ricco imprenditore Henrik Vanger: un lauta ricompensa per indagare sulla sparizione della sua amata nipote, avvenuta quarant'anni prima. L'intera famiglia Vanger vive in un isola al largo del mar Baltico. Tra i tantissimi componenti della famiglia non scorre buon sangue, ed è proprio per questo che Henrik sospetta che nella sparizione della nipote sia implicato qualche suo stretto parente. Al fianco di Blomkvist ci sarà l'emblematica amazzone cyberpunk Lisbeth Salandra, una giovane hacker con alle spalle un passato ricco di misteri.
Piacevole ed emozionate fino alla fine. Particolarmente bella la scena della vendetta di Lisbeth. Insomma, le donne non si toccano neanche con un fiore, figuriamoci odiarle.



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